Muscoli della mandibola: cos’è e a cosa serve il massetere?

I muscoli della mandibola svolgono un ruolo essenziale nella vita quotidiana. Permettono di parlare, masticare, deglutire e gestire l’espressività del volto. Tra questi, il massetere è il più potente e visibile: si attiva ogni volta che si chiude la bocca o si esercita pressione con i denti.

L’attività di questi muscoli non si limita ai movimenti volontari: sono coinvolti anche in numerose disfunzioni come il bruxismo, i disordini temporo-mandibolari e alcune condizioni estetiche. Comprendere l’anatomia, la funzione e i possibili disturbi di questi muscoli permette di intervenire tempestivamente in caso di fastidi.

Il massetere, in particolare, è un punto chiave nell’equilibrio tra sistema muscolare e articolazione temporo-mandibolare (ATM). Una gestione adeguata dei carichi muscolari riduce il rischio di rigidità, dolori cranio-facciali e patologie articolari.

Muscoli della mandibola: anatomia e movimenti

I muscoli mandibolari appartengono al gruppo dei muscoli masticatori e sono coinvolti nei movimenti della mandibola. Agiscono in coordinazione con l’ATM per consentire i movimenti di apertura, chiusura, scorrimento laterale e avanzamento della mandibola.

Funzioni principali nella masticazione

Durante la masticazione, i muscoli mandibolari controllano la forza esercitata dai denti, permettendo la triturazione del cibo. Si attivano anche per regolare la chiusura corretta dell’arcata dentale. Il tempo di contatto occlusale rappresenta circa il 20% dell’attività masticatoria giornaliera (Il Dentista Moderno).

Relazione con l’articolazione temporo-mandibolare

L’articolazione temporo-mandibolare, che collega la mandibola al cranio, lavora in sinergia con i muscoli masticatori. Durante la chiusura della bocca o i movimenti laterali, questi muscoli stabilizzano l’articolazione, proteggendola da stress meccanici e disallineamenti.

Il massetere: il più potente tra i muscoli mandibolari

Il massetere è il muscolo principale della masticazione. Si estende in profondità dalla regione dello zigomo fino alla mandibola, dove si inserisce con potenza per garantire un’elevazione efficace.

È posizionato lateralmente al volto, tra l’arcata zigomatica e l’angolo della mandibola. Si presenta spesso visibile e palpabile, specie durante la contrazione. Il muscolo si divide in due porzioni: superficiale, più voluminosa e coinvolta nei movimenti principali, e profonda, sottile e adatta a movimenti di precisione.

Il capo superficiale origina dall’arco zigomatico e si inserisce nella superficie esterna del ramo mandibolare. Il capo profondo ha origine più posteriore e si inserisce nella parte superiore della mandibola. Questa struttura permette una distribuzione equilibrata della forza durante la chiusura.

L’innervazione è fornita dal nervo masseterino, ramo del nervo mandibolare (V3), appartenente al nervo trigemino. La vascolarizzazione avviene tramite l’arteria masseterica, che garantisce un apporto costante di sangue e ossigeno.

È composto da fibre muscolari di tipo II, veloci e potenti. Queste fibre si attivano rapidamente per generare forza in fase di chiusura della mandibola. La porzione superficiale contribuisce alla protrusione (spinta in avanti della mandibola), quella profonda alla retrusione.

Quali sono gli altri muscoli della mandibola

Oltre al massetere, il movimento mandibolare è controllato da un sistema muscolare più ampio.

Muscolo temporale

Si estende dalla fossa temporale fino al processo coronoideo della mandibola. La sua funzione principale è l’elevazione della mandibola e la retrazione quando agisce in modo isolato.

Pterigoideo mediale e laterale

Il pterigoideo mediale aiuta nella chiusura della mandibola, agendo insieme al massetere. Il pterigoideo laterale svolge un ruolo essenziale nell’apertura della bocca e nei movimenti laterali, indispensabili per masticare efficacemente.

Muscoli accessori come il digastrico e il miloioideo

Contribuiscono all’abbassamento della mandibola. Il digastrico, con due ventri, collega il mento all’osso ioide, mentre il miloioideo forma il pavimento della bocca e partecipa alla deglutizione.

Perché i muscoli della mandibola possono fare male

I disturbi muscolari mandibolari sono frequenti e possono derivare da fattori meccanici, psicologici o posturali.

Il ruolo del bruxismo e dello stress

Il bruxismo è tra le cause più comuni. Consiste nel serramento o digrignamento involontario dei denti, spesso notturno. Secondo l’Associazione Italiana di Analisi e Modificazione del Comportamento (AIAMC), il bruxismo colpisce tra l’8% e il 31% della popolazione (AIAMC). Lo stress, l’ansia e l’abitudine alla contrazione mandibolare contribuiscono all’affaticamento cronico del massetere.

Dolore miofasciale e rigidità del massetere

Il dolore miofasciale si manifesta con tensioni localizzate, difficoltà nei movimenti e sensibilità ai punti trigger. Il massetere risulta contratto, dolente alla palpazione e meno elastico.

Disordini dell’articolazione temporo-mandibolare

La disfunzione dell’ATM può generare dolore all’orecchio, alla tempia o alla mascella, difficoltà ad aprire la bocca e rumori articolari. Il sovraccarico muscolare contribuisce all’instabilità articolare.

Come si esamina il massetere e gli altri muscoli mandibolari

Una diagnosi corretta è essenziale per intervenire in modo efficace. Durante l’esame clinico si osservano asimmetrie, rigonfiamenti muscolari e reazioni dolorose alla palpazione. Il riflesso masseterino può essere testato per valutare l’attività neuro-muscolare.

L’ecografia muscolare è utile per misurare l’ipertrofia del massetere. La risonanza magnetica (RMN) evidenzia alterazioni articolari o infiammazioni. La TAC fornisce immagini dettagliate della struttura ossea e articolare.

Cosa fare se i muscoli della mandibola sono contratti o dolenti

Un trattamento mirato riduce i sintomi e previene peggioramenti.

Rimedi naturali e automassaggio

L’applicazione di impacchi caldi, esercizi di stretching mandibolare e massaggi localizzati aiutano a ridurre la rigidità. Alcuni esercizi di respirazione favoriscono il rilassamento muscolare.

Bite, fisioterapia e tecniche di rilassamento

I bite notturni prevengono il serramento durante il sonno. La fisioterapia mandibolare lavora sulla mobilità, la forza e il controllo. Tecniche come il training autogeno o la mindfulness aiutano a ridurre l’iperattività muscolare legata a tensione emotiva.

Trattamenti estetici per l’ipertrofia del massetere

Nei casi di ipertrofia muscolare, si può ricorrere al botulino (botox) per ridurre il volume del muscolo. Questo trattamento è utilizzato anche per fini estetici, per armonizzare i contorni del viso, e va eseguito esclusivamente da professionisti qualificati.

Postura e muscoli mandibolari

La postura influisce direttamente sulla tensione muscolare mandibolare. Un assetto cervicale scorretto può causare sovraccarico su massetere e pterigoidei. La collaborazione tra odontoiatra, fisioterapista e posturologo può migliorare la gestione integrata del problema.

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