Come preparare la tesi di laurea: tutte le principali informazioni

Realizzare la tesi di laurea è il primo vero approccio a un lavoro autonomo complesso. È l’occasione per dimostrare non solo il livello di preparazione universitaria, ma anche per fare un’esperienza di scrittura.

Eppure l’università in Italia non è sempre vista come un obiettivo che prima di tutto riguarda sé stessi e la propria voglia di aumentare le conoscenze; è piuttosto una sorta di percorso obbligato per certi tipi di lavoro.

Una mancata cultura in questo senso porta i potenziali laureati a vedere solo gli ostacoli e non la parte più motivante, come può essere arrivare a realizzare una sorta di pubblicazione personale che mette in luce le personali conoscenze. Bisogna inoltre sottolineare che i fondi per l’Università in Italia sono pochi e che non riescono a garantire il diritto allo studio a tutte le persone che vorrebbero ottenere il titolo, ma che hanno dei vincoli dettati da situazioni economiche e sociali che ne limitano l’accesso.

Come preparare la tesi di laurea: la guida

Nella redazione della tesi entrano in gioco diverse competenze, dalla capacità di effettuare ricerche a quelle di scrittura, dalle competenze in campo editoriale alle abilità critiche. Rappresenta sicuramente un percorso di crescita, che va a chiudere un cammino di consapevolezza già in parte concluso con il portare a termine gli esami previsti dai corsi di studio.

La lettura di una guida pratica come questa sulla tesi di laurea triennale è pensata per andare incontro a tutti gli studenti e le studentesse che frequentano le università classiche e quelle online come Unicusano, che sono arrivati al punto più alto del percorso universitario e che desiderano avere tutte le principali informazioni per preparare la tesi senza eccessiva preoccupazione.

Scegliere la disciplina della tesi di laurea

Il primo passo per preparare la tesi di laurea è scegliere la disciplina che si desidera approfondire. La propensione per l’una o per l’altra materia dipende da varie ragioni, ma la più importante dev’essere quella che riguarda le preferenze verso quel tipo di argomento. Lavorare infatti a qualcosa che piace e che magari interessa per una specializzazione futura o per l’ingresso nel mondo del lavoro, è essenziale per andare avanti con una maggiore motivazione.

Un altro aspetto importante è il rapporto con il docente che seguirà la tesi. Ci sono diversi professori che si mettono a disposizione e che seguono passo passo lo studente. È la strada da preferire per rendere ancora più arricchente l’esperienza.

Valutare il tema e il titolo

Dopo aver scelto la disciplina per la tesi, si prosegue con la selezione della tematiche e la proposta di un eventuale titolo, aspetti che serviranno per compilare la domanda.
Solitamente si stabilisce con il professore, che in alcuni casi è egli stesso proponente dell’argomento, soprattutto se ha delle ricerche già avviate e che desidera approfondire.

Informarsi su tempi e requisiti per la domanda

Prima di iniziare il lavoro di preparazione della tesi è informarsi qui tempi e i requisiti per la domanda di laurea. Ci si può recare direttamente in segreteria o negli uffici preposti e richiedere eventuali moduli da compilare. Molti atenei predispongono tutto online e questo può velocizzare le operazioni, evitando file e spostamenti.

Per quanto riguarda il diritto allo studio, le date per la domanda e le informazioni in merito e al percorso incidono sul costo della tesi e delle spese accessorie. Si consiglia dunque di leggere bene tutte le indicazioni.
Al momento della domanda bisogna già conoscere la disciplina di laurea e avere un’idea di titolo e argomento.

Si potrà poi in seguito eventualmente modificare nel momento in cui si consegna la tesi e il frontespizio. Una volta presentata la domanda seguendo le scadenze indicate, si può procedere con la scrittura della tesi.

Ragionare sull’indice

Quando si inizia la stesura della tesi, un passaggio fondamentale è la realizzazione dell’indice. Per avere una soluzione vicina a quella finale è importante innanzitutto raccogliere tutte le informazioni che si desidera inserire, fare già un elenco della bibliografia di riferimento e avere già in mente un’ipotesi di conclusione.
A questo punto si procede con l’elaborazione di un elenco di capitolo e paragrafi che saranno la prima linea guida per l’elaborato.

Realizzare l’introduzione

Dopo aver preparato l’indice, il primo vero approccio al foglio bianco parte dall’introduzione. Potrà spaventare molti, ma è un momento cruciale per iniziare a prendere confidenza con il tema da trattare.

L’introduzione, in questa prima fase, dev’essere l’occasione per fare chiarezza su cosa inserire e sugli obiettivi da raggiungere. Si consiglia di buttarlo giù senza pensare alla forma e soprattutto senza aspirare a un testo definitivo, che invece cambierà e si modificherà nel tempo.

Affiancare studio e scrittura

Aiutati dall’indice e dalla bozza dell’introduzione inizia la fase più concitata, ossia la stesura. In questo momento si affiancherà il periodo di studio e di analisi a quello della scrittura. Il consiglio è di appuntare tutte le fonti e di avere già un elenco più o meno completo delle note, che dovranno poi confluire nel progetto di tesi finale.

Si consiglia inoltre di predisporre già il documento per la versione stampa, così si faticherà di meno in fase di revisione.

Confrontarsi con il docente

La revisione del docente in fase di stesura è fondamentale sia per la motivazione sia per velocizzare il lavoro. Il consiglio è di inviare il materiale man mano che si realizza così si possono effettuare delle modifiche o dei cambi di direzione in maniera tempestiva.

Un altro aspetto importante è richiedere periodicamente anche un confronto di persona per avere suggerimenti e ulteriori indicazioni.

Consultare informazioni online

Una delle pecche di molti atenei è quella di non fornire informazioni specifiche per quanto riguarda gli aspetti editoriali della tesi. Si deve pensare che la tesi è a tutti gli effetti un testo scritto, che in alcuni casi potrebbe anche essere pubblicato. E quindi deve avere tutti gli elementi che riguardano le edizioni a stampa.

Il consiglio è di affidarsi a portali e blog online di settore per conoscere tutti gli aspetti di editing, come ad esempio sapere come citare le fonti in un testo, un aspetto molto importante che è un vantaggio non solo per dimostrare quanto si è approfondito il tema con letture e riferimenti ma anche per dare i giusti riferimenti per il copyright.

Fare una verifica dell’impaginato

L’ultima fase del lavoro è la verifica finale dell’impaginato. Si consiglia di inviarlo al docente e a diverse persone di cui ci si fida e assegnare diversi compiti di rilettura: dall’individuazione di refusi ed errori, all’analisi della corretta impaginazione e verifica delle corrispondenze di citazioni e note.

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